Bollettino delle acque sotterranee
Nel Giura e nell’Altopiano i livelli di falda e le portate delle sorgenti risultano nella norma o elevati. A causa delle precipitazioni delle ultime due settimane, in queste zone la tendenza è perlopiù al rialzo. Nelle Alpi e nelle Prealpi i livelli di falda e le portate delle sorgenti risultano nella norma, con una tendenza disomogenea. A Sud delle Alpi i livelli di falda e le portate delle sorgenti restano da normali a elevati a causa delle abbondanti precipitazioni di settembre.
Pubblicato il 06.11.2025
Quadro generale

Carta dei livelli di falda e delle portate delle sorgenti del 06.11.2025.
Dati attuali: hydrodaten.admin.ch
Evoluzione delle precipitazioni
Nella maggioranza dei casi, le caratteristiche quantitative delle acque sotterranee sono strettamente correlate con le precipitazioni cumulate dei mesi precedenti nella rispettiva regione.
Il mese di settembre è stato piuttosto umido con precipitazioni superiori alla media. Soltanto in alcune regioni della Svizzera orientale si sono registrate precipitazioni lievemente inferiori al periodo di riferimento 1991–2020. La prima metà del mese di ottobre è stata caratterizzata da alta pressione stabile con tempo asciutto. Dal 20 ottobre si è instaurato un tempo variabile caratterizzato da venti occidentali che fino alla fine del mese hanno causato ripetute precipitazioni in Svizzera. Di conseguenza, nel Giura, nel Basso Vallese, nell’Altopiano occidentale e nella Svizzera settentrionale si sono registrate precipitazioni leggermente superiori alla media rispetto al periodo di riferimento. Ad altitudini più elevate (a partire da circa 1600 m s.l.m.) si sono verificate nevicate. A Sud delle Alpi e in vaste aree dei Grigioni, invece, anche nella seconda metà di ottobre si sono registrate poche precipitazioni. In queste zone le precipitazioni mensili sono nettamente al di sotto della media. Novembre è iniziato con la pioggia ed è continuato con un periodo di alta pressione e tempo asciutto.

Precipitazioni degli ultimi due mesi, in percentuale della media pluriennale 1991-2020
Dati attuali: cumulo delle precipitazioni
Siccità
Al momento non è disponibile un bollettino sulla siccità aggiornato.
Per più informazioni: Livelli di falda e portate delle sorgenti - Piattaforma nazionale sulla siccità
Comportamento tipico dei livelli di falda e delle portate delle sorgenti
La reazione dei livelli di falda e delle portate delle sorgenti alle precipitazioni e ai periodi di siccità dipende da diversi fattori geologici, idrologici e meteorologici.
Gli acquiferi in materiale sciolto non collegati a un corso d’acqua sono alimentati prevalentemente dall’infiltrazione dell’acqua piovana e pertanto reagiscono rapidamente a eventi piovosi.
Negli acquiferi in materiale sciolto collegati a un corso d’acqua, quest'ultimo alimenta in parte le acque sotterranee, facendo in modo che i livelli di falda reagiscano rapidamente alle variazioni di portata. Per tale motivo, le condizioni pluviometriche e lo scioglimento della neve e dei ghiacciai influenzano i livelli di falda in tutto il bacino imbrifero del corso d’acqua.
Dal regime stagionale delle portate dei corsi d’acqua si può dedurre il seguente modello generale per le acque sotterranee:
- Negli acquiferi in materiale sciolto situati nel Giura e nell’Altopiano la falda raggiunge generalmente il livello massimo a marzo/aprile, mentre il livello più basso si registra ad agosto/settembre (regime pluviale).
- A seguito dello scioglimento della neve, nelle Prealpi le acque sotterranee degli acquiferi in materiale sciolto raggiungono il livello massimo generalmente a marzo/aprile e quello più basso in inverno (regime pluvio-nivale).
- A seguito dello scioglimento della neve e dei ghiacciai, gli acquiferi in materiale sciolto nelle Alpi raggiungono il livello più basso delle acque sotterranee generalmente ad aprile e il livello massimo a giugno/luglio (regime pluvio-nivale).
- Al Sud delle Alpi gli acquiferi in materiale sciolto raggiungono il livello più basso delle acque sotterranee generalmente a febbraio/marzo e due livelli massimi, rispettivamente a maggio/giugno e a ottobre (regime pluvio-nivale).
Gli acquiferi in materiale sciolto sottostanti una zona insatura di grande spessore si distinguono per una reazione lenta e differita (di diversi mesi) delle acque sotterranee agli eventi meteorologici. Per grande spessore si intende una distanza superiore a circa 20 metri tra il livello delle acque di falda e la superficie del terreno.
Negli acquiferi in rocce fessurate e in quelli carsici la reazione delle acque sotterranee alle variazioni delle precipitazioni e dell’apporto di acqua di fusione dipende dalla natura della rete di rocce fessurate o della rete carsica (densità e apertura delle cavità). Nel caso di acquiferi in rocce molto fessurate o carsificate è da prevedere una reazione rapida della portata della sorgente all’aumento delle precipitazioni o dell’acqua di fusione. Per contro, nel caso degli acquiferi in rocce poco fessurate o carsificati, la portata della sorgente reagisce in modo differito e attenuato.
Il bollettino delle acque sotterranee viene pubblicato almeno una volta al mese.
Fonte acque sotterranee: Osservazione delle acque sotterranee NAQUA QUANT
Fonte precipitazioni: MeteoSvizzera

